Paola Morandin, capolista per il colleggio Nord-Est della lista “l’altra Europa con Tsipras” ha chiuso ieri, 23 maggio 2014, in Piazza Ferreto a Mestre, la campagna elettorale per le elezioni europee.
Di seguito un breve sunto del suo intervento.
C’è un solo modo per fare la campagna elettorale ed è correre. Ho percorso con il mio Peugeot 207 oltre 20.000 km in poco più di due mesi e per fortuna quasi sempre accompagnata. Ho ripetutamente attraversato il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia Romagna, il Trentino Alto Adige e il Veneto. Paesi e città che mi hanno sorpreso, per la militanza che esprimono. Tanti i dibattiti, le iniziative, le interviste, i volantinaggi; ma ciò che più ho voluto è andare nei tanti luoghi del lavoro pubblici e privati, tra i lavoratori fissi e precari, ai cancelli di fabbriche, di strutture sociali, di cooperative, dei luoghi dove il lavoro è rappresentato e nei quali è violentato. Ho vissuto quei presidi, di quelle persone, di lavoratrici e lavoratori, che come abbiamo fatto in Electrolux per 100 giorni, provano con i loro corpi a rendere materiale il conflitto, le sofferenze, la resistenza alle crisi, non solo industriali, che attraversano il nostro Paese e l’Europa del sud in particolare. Ho voluto condividere la parallela esperienza della difesa del lavoro e tutto ciò che esso significa per ogni essere umano. In Electrolux ora una tregua offre un periodo di respiro dopo la lunga fatica. Non una vittoria, perché la multinazionale incassa soldi dalla collettività e sacrifici in termini di ritmi di lavoro e del sfruttamento aggiuntivo dei lavoratori. Ha dovuto cedere e non attuare tagli ai salari, alle pause e per ora è stata costretta a rinunciare alle programmate delocalizzazioni. Troppa l’esposizione mediatico commerciale subita nel duro e lungo scontro con i lavoratori. Hanno però colpito la capacità d’autonoma azione del sindacato interno, tagliando permessi e agibilità. Al prossimo assalto loro saranno più forti noi meno. E’ questo declino dei rapporti di forza che dobbiamo saper invertire.
Frutti amari del liberismo, dell’assenza di regole a tutela del lavoro e dei lavoratori, dell’austerità imposta ai popoli da tecnocrati europei assoggettati agli interessi delle banche e della finanza internazionale e delle multinazionali e delle lobbie dell’energia sporca. Ricattano i governi alterando i rapporti sociali e politici e persino piegando le costituzioni. Il pareggio di bilancio è lì a ricordarcelo, come l’innalzamento criminale dell’età pensionabile, che è la prima causa della disoccupazione giovanile. Scelte politiche contro il popolo.
Una rapina imposta dalle politiche liberiste dei governi fintamente alternativi che si alternano nei vari stati dell’Unione, tutti pronti a sostenere ricette che hanno dimostrato da tempo la loro totale inefficacia per i cittadini europei e per le stesse istituzioni nazionali e sovranazionali, oggi in crisi profonda di credibilità.
Anche per questo oggi sfondano i populismi di destra in tutta Europa.
Fondo su queste basi la mia convinzione che nelle istituzioni, a tutti i livelli, serva un’altra idea di società. Per me la lista L’altra Europa con Tsipras rappresenta in Italia e per l’Europa, la migliore alternativa programmatica in campo, sia per la chiarezza e la radicalità del programma, sia per la straordinaria rappresentazione del meglio della società italiana che l’insieme dei candidati, per le loro storie individuali e collettive, manifestano.
E oggettivamente Alexis Tsipras per il Paese che rappresenta, per il dramma che è chiamato ad affrontare, per il consenso che ha saputo costruire in Grecia e in Europa, attorno alla proposta politica, dà a tutti noi una straordinaria possibilità di riprendere un cammino a sinistra che in questo Paese s’è interrotto da troppo tempo.
Dobbiamo farcela per tutto ciò che di sano rappresentiamo per il popolo, Paese e per l’Europa. Un grazie infinito per l’impegno disinteressato dei migliaia di militanti, tutt’ora in corso anche in queste ore. Rimaniamo umani e continuiamo nel domani .
Domani, fate la cosa giusta: votate la lista “l’altra Europa con Tsipras” e indicate come preferenza Paola Morandin.