Ancora morti sul lavoro. Tre nella sola giornata di lunedì. 2 nel veronese. Una catena che deve essere spezzata. È ora di uno sciopero generale che metta il Governo, la Regione Veneto e i padroni di fronte alle loro responsabilità.
Mentre il ministro degli interni occupa tutto lo spazio mediatico possibile, lanciando ogni giorno una nuova campagna su profughi, migranti, rom, continua la strage nei luoghi di lavoro. Scontrarsi con i padroni che sfruttano, che non applicano le norme sulla sicurezza del lavoro, con le multinazionali che delocalizzano, è molto più duro, difficile, meno remunerativo elettoralmente che scagliarsi contro gli ultimi, i più deboli della terra.
Ma è qui la vera contraddizione: la vera “emergenza sicurezza” sta nelle fabbriche, nei campi nei cantieri!
Nel contratto di governo di M5S e Lega non c’è una riga su questo. Mai disturbare chi comanda veramente.
Allora è compito nostro mettere all’ordine del giorno la centralità del tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Lo hanno fatto oggi, immediatamente, i delegati della Electrolux di Susegana dichiarando lo sciopero nel loro stabilimento. La vita delle lavoratrici e dei lavoratori si difende così.
Si difende dichiarando uno sciopero generale che doveva essere fatto un mese fa e che oggi è ancora più urgente di ieri.
Paolo Benvegnù
Segretario regionale di Rifondazione Comunista del Veneto