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Tutti contro la patrimoniale che purtroppo nessuno ha proposto

Mentre a livello europeo si scontano gli effetti degli errori fatti da centrosinistra e centrodestra votando trattati sbagliati, oggi in Italia si scatena una polemica surreale contro una patrimoniale che purtroppo nessuno ha proposto in parlamento. E’ desolante che parlamentari di primo piano, dalla Meloni fino a Crimi, diano palese sfoggio di ignoranza. Prendiamo atto che ci sono parlamentari e leader di partito talmente asini da non distinguere la tassazione dei redditi attraverso l’Irpef da quella sul patrimonio.

Il Pd ha proposto una modestissima tassa di solidarietà sui redditi al di sopra degli 80.000 euro con una qualche progressività.

Poca roba rispetto alla crisi che stiamo attraversando e infatti pensano di incassare poco più di un miliardo di euro. Si è scatenata una polemica surreale nella maggioranza con renziani e pentastellati che si dichiarano contro la fantomatica patrimoniale che in realtà il PD non ha proposto, ovviamente con la destra scatenata. La cosa più preoccupante è l’ignoranza del dettato costituzionale che imporrebbe da sempre la progressività dell’imposizione fiscale, cioè di far pagare più tasse ai ricchi con aliquote più alte a seconda del reddito. Insomma la proposta del PD va criticata perché è poca cosa non certo perché sarebbe una patrimoniale.

In Italia data la crescita delle disuguaglianze c’è da anni bisogno di una patrimoniale come proposta da anni da Rifondazione Comunista, dalla CGIL e dai sindacati di base.

Una classe dirigente di difensori dell’egoismo proprietario del 10% più ricco della popolazione si rifiuta di approvare una misura indispensabile, mentre l’80% del carico fiscale pesa su lavoratori e pensionati. Basta con la demagogia e la disinformazione! Si applichi la Costituzione!

 

Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea